Dopo una notte di gozzovigliamenti e drinks vari..(ehm..ehm..)oggi solo lenticchie?...sulla tavola imbandita non può mancare il piatto tradizionale: il cotechino con le lenticchie!Solitamente, questo piatto viene servito a fine cena, addirittura dopo il dolce, allo scoccare della mezzanotte come augurio di fortuna e denaro per l’anno nuovo.
Nonostante zampone e lenticchie siano ormai un connubio inscindibile e presente nella tradizione natalizia di tutta Italia, ben pochi conoscono la storia di questi due alimenti.
La storia dello zampone, è legata indissolubilmente a due personaggi di grande fama: Giovanni Pico della Mirandola, ed il Papa Giulio II.
Secondo la tradizione correva l’anno 1511, quando le truppe del Pontefice guerriero Giulio II, stavano assediando la cittadina di Mirandola, fedelissima alleata dei Francesi.
Si racconta che i Mirandolesi, in vista della presa della città, pur di non lasciare al nemico i maiali, loro fonte di sostentamento maggiore, li uccisero tutti.
Il lampo di genio venne ad uno dei cuochi del grande Pico, che propose di utilizzare la pelle delle zampe anteriori dei maiali per conservare al meglio la carne e cucinarla al momento opportuno.Anche la conservazione non risultò particolarmente complicata visto che il cuoco la tritò e la miscelò con una grande varietà di spezie.
Era nato lo zampone!Ma la creatività dei cuochi e dei macellai non si fermò qui, infatti, dopo poco tempo, fu creata una nuova delizia, questa volta insaccata nelle budella del maiale: il cotechino!
Col passare del tempo, allo zampone ed al cotechino, fu accostata la lenticchia.In verità, sarebbe più giusto dire che alla lenticchia fu accostato il cotechino/ zampone, perché questo ottimo legume era consumato l’ultimo dell’anno già da molto tempo prima dell’invenzione dello zampone.Pare infatti, che l’usanza di mangiare le lenticchie, derivi da un antico “rito” pagano secondo il quale consumare questa pietanza l’ultimo giorno dell’anno, portava fortuna e soprattutto molti soldi.
A questo proposito, anticamente era tradizione, all’ultimo dell’anno, regalarsi dei portamonete colmi di lenticchie con l’augurio che si potessero trasformare poi in monete d’oro.
Molti si chiederanno a questo punto, perché proprio le lenticchie?Secondo il parere di molti esperti, sarebbe stata proprio la somiglianza delle lenticchie con le monete a dettare questa usanza che si è protratta nel tempo per moltissimi anni fino ai giorni nostri.



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